Covid 19, Inps: sostegno a 14,2 milioni di persone e spesi 26,2 miliardi
Covid 19, Inps: sostegno a 14,2 milioni di persone e spesi 26,2 miliardi
"Il 2020 è stato un anno di impegno straordinario”, ha dichiarato il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico nel presentare alle camere il rapporto sull'attività svolta dall'istituto. “L'emergenza Covid ha riportato lo Stato al centro della vita economica del paese"

di redazione Roma 29/10/2020 15:42

La pandemia rende protagonista l'Inps delle politiche pubbliche di sostegno ai cittadini e ai loro redditi.  Nel 2020 le prestazioni di emergenza  hanno raggiunto 14,2 milioni di persone, e alla metà di settembre la spesa complessiva per le prestazioni Covid-19 erogate dall’Istituto risultava di 26,2 miliardi di euro.

 “Dopo un 2019 di intense e positive attività, il 2020 è stato per l'Inps un anno di impegno straordinario”, ha dichiarato il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico. “L'emergenza Covid ha riportato lo Stato al centro della vita economica del paese e sta mettendo in primo piano la necessità di ripensare il welfare con strumenti universali per sconfiggere vecchie e nuove povertà e per sostenere lo sviluppo. In questo difficile contesto socio-economico, che nessuno era in grado di prevedere, l'Inps conferma la sua missione al servizio del Paese ed è pronto al cambiamento attraverso ulteriori trasformazioni tecnologiche e organizzative, per essere sempre più attivo e vicino ai suoi utenti e all'intera società”, ha sottolineato nel presentare alla camera il rapporto sull'attività svolta. 

Nel rapporto si legge che "l’Istituto ha avuto un compito centrale nell’erogazione degli interventi previsti dai decreti governativi degli ultimi mesi (Cura Italia, Rilancio, Agosto), finalizzati alla protezione dei rapporti di lavoro dipendente, alla tutela dei lavoratori autonomi e al sostegno delle categorie più deboli (disoccupati e famiglie in condizioni di povertà)".

"L’analisi del mercato del lavoro prima della crisi epidemiologica mostra come quest’ultima abbia bruscamente interrotto un ciclo positivo che aveva portato nella prima parte del 2019 gli occupati ai livelli del 2008. Tale trend si è velocemente rovesciato nel corso del 2020: nel primo semestre 2020 l’occupazione (fonte Istat) ha registrato una flessione di oltre 500mila occupati (di cui oltre 400mila dipendenti e circa 100mila indipendenti), mentre i dati tendenziali relativi ai rapporti di lavoro (fonte Inps) registrano una riduzione di 818mila contratti.

"A questa dinamica ha corrisposto l’esplosione delle ore di Cassa Integrazione: fino a settembre 2020 le ore autorizzate con causale specifica Covid-19 sono state circa 3 miliardi, di cui oltre 1,4 miliardi per cassa integrazione ordinaria, circa 900 milioni per assegni ordinari dei fondi di solidarietà e circa 600 milioni per la cassa in deroga. Si può stimare che nel momento del picco di aprile fossero 5,5 milioni i lavoratori temporaneamente inattivi, scesi a 2,4 milioni nel mese di giugno".

"Un notevole aumento si è registrato anche per le indennità di disoccupazione (NASpI): nel primo semestre 2020 sono state presentate poco più di 864mila domande (+12% rispetto al 2019). Sul versante dei lavoratori autonomi, complessivamente sono stati effettuati 8,2 milioni di pagamenti per un importo complessivo di 5,2 miliardi di euro a favore di 4,13 milioni di beneficiari. Infine, a inizio settembre risultavano pervenute quasi 600mila domande di Reddito di Emergenza, di cui accolte 285.234, con un tasso di accoglimento medio del 48,7%. Una larga parte di queste domande è stata presentata da nuclei familiari che avevano già inoltrato domanda di Reddito di Cittadinanza, respinta per ragioni di reddito".

"A questi interventi si aggiungono i congedi parentali (320mila richiedenti), i bonus baby-sitter (1,3 milioni di richiedenti) e la sanatoria per i lavoratori irregolari (208mila domande pervenute). Queste misure hanno svolto un’importante azione compensativa, riducendo la perdita di reddito netta del 55% e hanno evitato che circa 302mila persone finissero a rischio di povertà".