Coronavirus, perso il 20% del fatturato
Coronavirus, perso il 20% del fatturato
Il Coronavirus ha fatto perdere ad oggi 1/5 del fatturato delle aziende italiane. Nei primi sei mesi dell’anno, i ricavi complessivi delle imprese in Italia sono infatti calati del 19,7%, per una perdita in valori assoluti superiore ai 280 miliardi di euro

di di Michele Damiani 10/07/2020 08:16

Il Coronavirus ha fatto perdere ad oggi 1/5 del fatturato delle aziende italiane. Nei primi sei mesi dell'anno, i ricavi complessivi delle imprese in Italia sono infatti calati del 19,7%, per una perdita in valori assoluti superiore ai 280 miliardi di euro.

È quanto emerge dall'Osservatorio sui bilanci delle srl 2018 e stime 2020 del Consiglio e della Fondazione nazionali dei commercialisti, che ha misurato l'impatto dell'emergenza Covid-19 e il relativo lockdown sul fatturato delle società di capitali nei primi sei mesi dell'anno. Nell'analisi sono considerate circa 830 mila società che fatturano complessivamente circa 2.700 miliardi di euro, l'89% di tutte le imprese e l'85% circa di tutti gli operatori economici. A livello di macroarea, secondo le stime del Consiglio nazionale, la maggior sofferenza si avverte nel Nordest (-21,3%), mentre le isole (-17,6%) fanno registrare la minor perdita in termini di variazione percentuale. Nel dettaglio emerge come nel solo mese di aprile, unico mese ad essere sottoposto interamente agli effetti della fase 1 del lockdown, la perdita di fatturato calcolata sulla base delle simulazioni descritte è pari a 93 miliardi di euro (-39,1%). Tra le province ad accusare maggiormente gli effetti della pandemia, Potenza (-29,1%), Arezzo (-27,2%), Fermo (-26,3%), Chieti (-25,8%) e Prato (-25,3%) con performance peggiori del dato nazionale, mentre resistono meglio Siracusa (-13,7%), Cagliari (-13,8%), Roma (-16,1%), Genova (-16,5%) e Trieste (16,7%). «Le differenze territoriali», si legge nella nota diffusa ieri dal Cndcec, «riflettono la diversa struttura produttiva territoriale, soprattutto la differente composizione del peso del fatturato proveniente dalle attività industriali e del commercio che esprimono il peso maggiore in termini di fatturato delle società di capitali italiane e che risultano essere anche le attività più interessate dal lockdown. In particolare, il fatturato delle società di capitali dell'industria e di quelle del commercio, complessivamente prese, pesa per il 69% sul fatturato totale. Inoltre, nel corso della fase 1 del lockdown, il fatturato delle società appartenenti ai settori chiusi per decreto è stato pari a 41,2% per l'industria e 43,9% per il commercio, con molti sottosettori con valori anche pari al 100% (ad esempio l'intero comparto automobilistico)». «Quella che emerge dalle nostre simulazioni sulla perdita di fatturato delle società di capitali italiane nel primo semestre dell'anno», commenta il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, è una cifra impressionante che non può non destare enorme preoccupazione per il destino delle imprese italiane. Adesso», aggiunge Miani, «è urgente intervenire per spingere la ripresa, sia con interventi di alleggerimento della pressione finanziaria sulle imprese, a partire dal versante fiscale, sia con interventi che rafforzino il clima di sicurezza generale e quello più specifico nei settori produttivi».

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