Consob, nel 2019 richiesti all'Acf risarcimenti per 94 milioni di euro
Consob, nel 2019 richiesti all'Acf risarcimenti per 94 milioni di euro
Lo scorso anno presentati all'Arbitro per le controversie finanziarie 1.678 ricorsi. Quasi uno su quattro (23%) in arrivo dalla Puglia. Accolti in oltre il 55% dei casi, in tutto o in parte, i ricorsi presentati

31/03/2020 10:25

Nel corso del 2019 l'Arbitro per le controversie finanziarie, l'organismo istituito presso la Consob nel 2016 per la risoluzione stragiudiziale delle controversie tra risparmiatori e intermediari, ha ricevuto 1.678 ricorsi, con un flusso mensile sostanzialmente omogeneo nel corso dell'anno (in media 140 ricorsi al mese). Sono stati in totale richiesti oltre 94 milioni di euro di risarcimenti.
A differenza di quanto accaduto nel 2018, in cui si era registrata una tendenziale equa ripartizione dei ricorsi tra le tre macro-aree del Paese, nel corso del 2019 sono diminuiti i ricorsi provenienti da soggetti residenti nel Nord e nel Centro Italia (25,4% e 30,7%), mentre sono decisamente aumentati quelli provenienti da soggetti residenti nelle regioni del Sud Italia e nelle Isole (43,4%). Tra le regioni spicca la Puglia, dalla quale nel corso del 2019 è pervenuto il maggior numero di ricorsi (quasi 400, pari al 23,4% del totale). La distribuzione dei ricorsi a livello provinciale riflette il dato regionale, con la primazia dei ricorsi provenienti dalla provincia di Bari (236). Seguono Roma con 127, Milano con 72 e Napoli con 67.
Nel 2019 si conferma il trend già emerso nei due anni precedenti, con una netta prevalenza di ricorrenti uomini, pari a oltre 2/3 del totale, segno di una tuttora rilevante disparità per genere. Dal punto di vista anagrafico, la massima concentrazione dei ricorrenti del 2019 si colloca nelle tre fasce anagrafiche dai 45 ai 74 anni che rappresentano nel complesso quasi il 70% del totale dei ricorrenti. Tutt'altro che trascurabile la percentuale degli over 75 (20%). L'età media dei risparmiatori che si rivolgono all`Acf è, dunque, piuttosto elevata, segno di una forte concentrazione della ricchezza finanziaria in Italia tra i risparmiatori meno giovani e di una tuttora molto scarsa capacità da parte delle nuove generazioni di produrre risparmio pensando al loro futuro.
Come negli anni precedenti, quasi il 70% dei risparmiatori ha preferito avvalersi dell'assistenza di un procuratore, nella stragrande maggioranza dei casi un legale. Segno, questo, che la materia finanziaria continua ad essere piuttosto ostica per il risparmiatore tipo, che preferisce affidarsi a un esperto per la tutela dei propri diritti.
Nel 2019 il valore medio dei risarcimenti richiesti all'Arbitro per le controversie finanziarie, l'organismo istituito presso la Consob nel 2016 per la risoluzione stragiudiziale delle controversie tra risparmiatori e intermediari, ha sfiorato i 70 mila euro: sono stati in totale richiesti oltre 94 milioni di euro di risarcimenti. Nell'intero triennio 2017/2019 i risarcimenti complessivamente richiesti ammontano a 300 milioni di euro, con un valore medio a ricorso di quasi 60mila euro.
Nel corso del 2019 il Collegio Acf ha accolto in oltre il 55% dei casi, in tutto o in parte, i ricorsi presentati: percentuale inferiore rispetto ai due anni precedenti (61,6 % di accoglimento nel 2017; 77,3% nel 2018; media del 67% nel triennio 2017/2019).
Questo è dovuto essenzialmente al fatto che l`Arbitro nel biennio precedente ha accertato numerose violazioni di tipo massivo da parte di quegli intermediari poi sottoposti a procedura di liquidazione o di risoluzione, per i quali le percentuali di accoglimento avevano sfiorato il 90%. Nei casi di accoglimento dei ricorsi, nel 2019 sono stati riconosciuti risarcimenti per circa 16 milioni, con una media di circa 33.586 euro per risparmiatore. Nel complesso, nel triennio appena conclusosi sono stati riconosciuti risarcimenti a favore dei risparmiatori per oltre 55 milioni di euro, di cui circa 30 milioni a favore di quasi mille azionisti coinvolti nelle vicende delle banche poste in liquidazione nel 2017 e di quelle risolte nel novembre 2015.