Class.Mi al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella
Class.Mi al Quirinale dal Presidente Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica ha ricevuto Panerai, direttore ed editore di Class Editori, Rota, direttore creativo di Class.Mi e Sommella, condirettore di MF e direttore di Milano Finanza.it. L'incontro in occasione del lancio del magazine dedicato al futuro che esiste

06/12/2019 09:02

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto ieri mattina al Quirinale Paolo Panerai, direttore ed editore di Class Editori, Italo Rota, direttore creativo di Class.Mi e Roberto Sommella, condirettore di MF e direttore di Milano Finanza.it.

L'incontro è avvenuto in seguito al lancio di Class.Mi, il magazine per usare il futuro che esiste, cioè per orientare i cittadini a godere del progresso digitale, ma senza trascurare una visione etica della tecnologia. Tema, quello della necessità di una visione umanistica anche se nuova, che il Presidente Mattarella ha costantemente sottolineato nei suoi recenti interventi pubblici, l'ultimo dei quali il 21 novembre scorso, in cui ha affermato: «È essenziale definire i limiti etici dello sviluppo della tecnologia attraverso la condivisione di approcci che, affermando la posizione di centralità dell'uomo, contribuiscano all'attuazione piena dei principi fondanti della civiltà».

Nell'incontro, Panerai e Rota hanno donato al Presidente Mattarella una composizione tratta dalla installazione presentata alla XII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, che descrive le problematiche dell'etica rispetto ai robot e all'intelligenza artificiale. Nella composizione compaiono anche, autografe, le parole del grande scienziato dei big data, professor Mario Rasetti, uno degli editorialisti del nuovo magazine cartaceo e digitale assieme all'architetto Rota, al professor Roberto Cingolani, al professor Roberto Vacca e all'architetto Carlo Ratti, docente del Mit. Ha scritto Rasetti: «È davvero un po' triste e inquietante che la richiesta più forte che oggi viene fatta a chi costruisce robot sia di macchine che si occupano degli anziani o dei bambini: siamo ansiosi di delegare due tra le funzioni caratterizzanti la persona umana, occuparsi dei genitori, prendersi cura dei figli, a delle macchine…».

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