Caro benzina, Giorgetti: valutiamo ulteriore proroga sconto
Caro benzina, Giorgetti: valutiamo ulteriore proroga sconto
"L'ultimo intervento porta un risparmio di circa 30 centesimi al litro, per benzina e gasolio e 10 centesimi per il Gpl e stiamo valutando una ulteriore proroga dello sconto perchè la dinamica del prezzo del carburante è ancora, ahimè, crescente", ha detto il ministro dello Sviluppo Economico intervenendo all'assemblea annuale di Unem

05/07/2022 16:23

"Il governo è intervenuto prevedendo uno sconto sui carburanti che continuerà a essere applicato almeno fino all'8 luglio. L'ultimo provvedimento è stato esteso anche al metano per il quale l'accisa è ora pari a zero euro per metro cubo e l'Iva ridotta al 5%. L'intervento porta un risparmio di circa 30 centesimi al litro, per benzina e gasolio e 10 centesimi per il Gpl e stiamo valutando una ulteriore proroga dello sconto perchè la dinamica del prezzo del carburante è ancora, ahime', crescente". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo all'assemblea annuale di Unem. "La repentina crisi dei costi dell'energia non nasce oggi, ma ha cominciato a manifestarsi a partire dalla seconda meta' del 2021 e la guerra in corso ha solo acuito tendenze gia' in atto, rivelando tutte le fragilita' dell'Europa nel far fronte a shock dal lato dell'offerta. Le attuali quotazioni del petrolio e del carburante sono a livelli insostenibili per tutte le categorie di consumatori", ha aggiunto. Giorgetti ha aggiunto che "il futuro non è solo elettrico" e nell'evidenziare che "sono a rischio il 30% delle imprese della componentistica e circa 70.000 addetti diretti", il ministro ritiene "fondamentale intervenire per rendere la regolamentazione europea sostenibile anche dal punto di vista industriale e sociale" e auspica lo sviluppo di "tecnologie alternative europee", "anche a fronte dei nuovi equilibri geopolitici in cui possiamo avere voce in capitolo soltanto se viaggiamo veramente uniti".

Record storico per la fattura energetica in l’Italia nel 2022. Quest’anno a causa del balzo dei prezzi raggiungerà i 90 miliardi di euro con un aumento del 93% (+44,5 mld di euro) e un peso sul Pil del 4,6%. Per la prima volta inoltre il gas supererà il petrolio con una spesa raddoppiata a 40,8 miliardi rispetto ai 19,3 del 2021, incremento dovuto agli aumenti dei prezzi degli ultimi mesi acuti dalla guerra in Ucraina. Sono i dati resi noti da Unem (Unione energie per la mobilità) in occasione della assemblea 2022. La fattura petrolifera invece si attesterà 35 miliardi di euro. In crescita del 77%. Per quanto riguarda la domanda a fronte di un incremento del petrolio del 3%, Unem stima per il 2022 una flessione per il gas dell’1,4% a circa 69-70 mld di mc. Ma da mettere in evidenza è l’incremento del carbone del 25% e una discesa delle rinnovabili del 5% in parte ascrivibile al crollo dell’idroelettrico. 

Nella transizione energetica "le politiche europee sinora hanno seguito logiche squisitamente ideologiche" ma "non si può pensare di marginalizzare tecnologie che oggi assicurano la copertura del fabbisogno energetico e il nostro benessere". Così il presidente dell'Unem, Claudio Spinaci, all'assemblea annuale osservando che "il dibattito (e, cosa ancor più grave, le decisioni delle Istituzioni europee) sul 'Fit for 55' pur proponendo obiettivi condivisibili, ci lega mani e piedi a un'unica tecnologia, quella elettrica, quando ci sarebbero alternative già disponibili, tra cui biocarburanti e più in generale i low carbon fuel (Lcf)". I prezzi delle commodity energetiche hanno raggiunto, già nell'ultima parte del 2021, "livelli allarmanti" e "alla base di questi repentini aumenti, gli squilibri preesistenti tra la domanda e l'offerta di energia che hanno rivelato tutte le fragilità della politica energetica dell'Europa che si è scoperta incapace di garantire approvvigionamenti sicuri e competitivi".