Bonomi: inaccettabile che le aziende non vengano coinvolte nelle scelte economiche
Bonomi: inaccettabile che le aziende non vengano coinvolte nelle scelte economiche
Il presidente di Confindustria: solo adesso pare che il governo si stia rendendo conto della voragine che la crisi scaturita dal Covid ha causato nei conti economici delle imprese. Sarebbe bastato chiedere alle aziende quali fossero i problemi e le esigenze

03/12/2020 12:39

"Solo adesso pare che il governo si stia rendendo conto della voragine che la crisi scaturita dal Covid ha causato nei conti economici delle aziende. Sarebbe bastato chiedere alle aziende quali fossero i problemi e le esigenze. Non e' accettabile che le societa' non vengano coinvolte nelle scelte economiche" per fronteggiare la crisi.

Lo ha affermato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a Smartland- Dalla Lombardia, la ripartenza per il Paese.

"Il contributo delle imprese e' determinante. Serve una visione multifocale e le aziende hanno questa caratteristica nel proprio Dna perche' sono chiamate continuamente a fronteggiare la complessita' dei mercati", ha aggiunto.

"Il Pnrr e' una occasione importante e siamo soddisfatti che il governo abbia deciso di inserire al suo interno il Piano Transizione 4.0 ma siamo ancora in attesa di capire come esso verra' realizzato. Stessa cosa per quanto riguarda la questione della digitalizzazione del Paese o il tema della sostenibilita'", ha detto ancora.

Secondo Bonomi "un coinvolgimento delle imprese e degli imprenditori darebbe una risposta molta piu' efficace per la crescita del Paese. Non si tratta di una pretesa o di un atteggiamento ostile. La stessa Unione Europea prevede un coinvolgimento di diversi soggetti per realizzare un piano efficiente ed efficace. Anche perche' dover reagire a cose fatte e' molto piu' difficile".

Venendo infine alla Lombardia, il presidente di Confindustria ha sottolineato che nonostante la crisi generata dalla pandemia "la contrazione occupazionale e produttiva e' stata piu' contenuta rispetto al resto d'Itala. Nel terzo trimestre abbiamo visto una ripresa e nonostante le incertezze la Lombardia ha migliori potenzialita' di ripresa. Questa regione ha la capacita' di affrontare questo momento di ciris ma molto dipendera' dalle azioni che il governo mettera' in campo per sfruttare le opportunita' offerte dall'Ue", ha concluso.