Bce, 6 banche europee su 109 sotto la soglia di capitale fissata
Bce, 6 banche europee su 109 sotto la soglia di capitale fissata
Lo spiega l'istituto di Francoforte in una nota diffusa al termine del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process) del 2019. Le banche italiane avevano diffuso i loro requisiti già lo scorso dicembre

28/01/2020 09:59

Dei 109 istituti di credito che hanno preso parte all'esercizio Srep per il 2019, sei hanno mostrato livelli di Cet1 inferiori alla soglia fissata dall'Eurotower. E' quanto spiega la Bce in una nota diffusa al termine del processo di revisione e valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process) del 2019. La sorveglianza parla di alcuni casi di "gestione inefficace da parte degli organi di amministrazione e di lacune nei controlli interni" oltre che "rischi di condotta" di alcune banche europee, con aree di "notevole deterioramento". Gli Srep, ricorda l'istituto di Francoforte, sono esercizi annuali in cui l'authority esamina i rischi delle banche e - in un secondo tempo - determina i requisiti patrimoniali individuali e le linee guida per ciascuna di esse, oltre a indicare il capitale minimo che dovranno avere.
La vigilanza Bce si dice "sostanzialmente soddisfatta del livello complessivo di adeguatezza patrimoniale degli enti significativi sottoposti alla nostra vigilanza", afferma Andrea Enria, presidente del Consiglio di vigilanza di Francoforte. "La maggior parte degli enti significativi detiene livelli di capitale Cet1 superiori ai requisiti e agli orientamenti patrimoniali complessivi". Le banche italiane avevano diffuso i loro requisiti già lo scorso dicembre. Sei delle 109 banche comprese nel ciclo Srep 2019 hanno mostrato livelli di Cet1 inferiori agli orientamenti di secondo pilastro.
Francoforte fa sapere che intensificherà "la valutazione della sostenibilità dei modelli imprenditoriali e continuerà a richiedere alle banche di accrescere l'efficacia dei loro organi di amministrazione". Al contempo, secondo la Bce, la maggior parte delle banche europee soffre di bassa redditività. "Una valutazione dei modelli imprenditoriali ha mostrato che gli utili della maggior parte degli enti creditizi significativi sono inferiori al costo del capitale". Questo, spiega Francoforte "ostacola la loro capacità di generare capitale in modo organico e di emettere nuovo capitale di rischio.
In compenso, da quando cinque anni fa ha assunto la vigilanza unica sui principali istituti di crediti dell'Unione, la Bce ha riscontrato un sensibile e progressivo miglioramento sul fronte dei crediti problematici. In particolare, in uno dei documenti con cui ha ufficializzato gli esiti degli esercizi Srep per il 2019, l'Eurotower ha ricordato come cinque anni fa le poste deteriorate in carico alle banche vigilate cubassero per un controvalore complessivo di circa mille miliardi di euro, pari a un Npl ratio medio intorno all'8%. A distanza di un lustro, a fine settembre dello scorso anno il volume degli Npl si è praticamente dimezzato a 543 miliardi di euro, comprimendo anche l'Npl ratio che è così scesa al 3,4%. Un risultato che l'istituto di Francoforte giudica "ampiamente in linea con gli obiettivi" già indicati in precedenza.
Infine la vigilanza Bce fa sapere che non porrà "alcun ostacolo" alle fusioni fra banche nazionali o di diversi paesi. "Ci sono dei segnali che i manager bancari" stiano pensando a operazioni di aggregazioni, ha detto Enria, rilevando che alcune a livello nazionale sono già avvenute. La Bce comunque fornirà chiarimenti per "dissipare i dubbi" dei mercati che la ritengono contraria o comunque con "effetti negativi" impliciti sui progetti di fusione.