Aspi, Cancelleri: senza rispetto della manleva revoca della concessione
Aspi, Cancelleri: senza rispetto della manleva revoca della concessione
Il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti: il governo chiede di rispettare una parte dell'accordo

28/09/2020 11:10

Conto alla rovescia per Aspi: tra due giorni, entro il 30 settembre, o Atlantia, la holding dei Benetton, accetta la vendita di Autostrade a Cassa depositi e prestiti con un accordo sulla manleva o il governo deciderá per la revoca della concessione. Nella lettera dell'esecutivo ad Atlantia, ha detto Giancarlo Cancelleri, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti, a Radio Cusano Campus, "il governo chiede di rispettare una parte dell'accordo" di luglio scorso "che è la manleva, cioè che le responsabilitá civili, amministrative e penali che Aspi ha per il crollo del ponte di Genova e le 43 vittime e che la magistratura sta accertando, non possono passare insieme alle quote azionarie al nuovo socio Cdp. Quindi Atlantia deve mantenere queste responsabilitá per sè, ma non vuole farlo. Per cui c'è questo braccio di ferro che se non si risolverá entro il 30 settembre, procederemo con la revoca" della concessione. "E' passato troppo tempo. Lo dobbiamo al popolo. Spero che entro il 30 ci sia un sussulto di dignitá da parte di Atlantia, nel rispetto anche delle 43 vittime e dei loro familiari, perchè le responsabilitá non si possono vendere, ma si hanno per quello che si fa". Secondo Cancelleri, "in questa vicenda le provocazioni mi pare siano all'ordine del giorno, il metodo di Atlantia è sempre stato quasi ricattatorio. Non mi sembrano atteggiamenti consoni ad un dialogo con le istituzioni da parte di un'azienda che ha in concessione dei beni che appartengono allo Stato", ha sottolineato. "Secondo me questi signori si erano convinti che le elezioni sarebbero andate in un certo modo e che il governo era arrivato alle battute finali. In realtá il governo si è rinsaldato e ora si ritrovano con le spalle al muro", ha puntualizzato. "Se si perde troppo tempo procederemo alla revoca, la strada è tracciata. In quel caso si commissaria Aspi, ci sará un commissario governativo che gestirá per un periodo di transizione la societá. Si
avvierá anche la messa a bando delle concessioni con una legge che ci permetterè di accelerare il piú possibile questo processo. Nel giro di un anno, due anni al massimo dovremmo avere il nuovo concessionario. L'idea del Governo poi è anche quello di spacchettare questo mostro per riuscire ad avere concessionari che in maniera piú snella riescano a rispettare anche gli impegni presi. Si deve passare dalle parole ai fatti e questo è il momento per poterlo fare", ha continuato. I 209 mld del Recovery Fund "non vanno spesi come in passato, bisogna fare un grande piano di rilancio. Abbiamo un'opportunitá unica, dobbiamo investirli bene. Stiamo parlando di piú di 80 miliardi per le infrastrutture. Non facciamo cadere tutto in un dibattito Ponte sullo stretto sì o no, serve un grande piano infrastrutturale per il mezzogiorno che porterá posti di lavori", ha concluso. Domani, scrive La Stampa, arriverá una nuova lettera di Atlantia, in risposta al governo, in cui la societá che fa capo ai Benetton porrá nuove condizioni ma lascerá ampi margini di dialogo sull'accordo d'acquisto saltato con Cassa depositi e prestiti. Nel frattempo, in queste ore, l'esecutivo sta preparando un'ulteriore offerta di mediazione per sottrarre alla holding che controlla Autostrade per l'Italia l'argomento della manleva, la garanzia che il futuro acquirente di Aspi non erediterá le responsabilitá civili sui danni indiretti derivanti dalla caduta del ponte Morandi a Genova, danni che oggi sono impossibili da calcolare.