Arrivano i neo-assessori alla Gentilezza
Arrivano i neo-assessori alla Gentilezza
Sono (per ora) 50, chiamati dai sindaci (bipartisan) per promuovere il sorriso nelle città. Avviata una Rete nazionale per coordinare le iniziative

di di Carlo Valentini Twitter: @cavalent 14/11/2019 08:18

Nessun atto di gentilezza, per piccolo che sia, è mai sprecato»: Ada Maletta Zamberletti, 60 anni, è l'assessore alla Gentilezza del Comune di Marchirolo (Varese). Il sindaco l'ha nominata in pompa magna e lei parteciperà alle riunioni della giunta al pari degli altri assessori (e forse già qui, all'interno della giunta, in considerazione della litigiosità della politica, dovrà esercitare le sue funzioni). A Marchirolo non sono dei pionieri, tutt'altro. La Zamberletti infatti è il 50esimo assessore alla gentilezza lungo la Penisola, tanto che essi si sono associati e chiedono che in ogni Comune italiano sia previsto questo assessorato.

I Comuni dovrebbero prima di tutto cercare di fare funzionare in modo efficace i propri servizi ma ben venga anche questo afflato verso la gentilezza, sperando che l'azione propedeutica incominci proprio dal rapporto tra l'apparato comunale e il cittadino.

Le mansioni di questi nuovi assessori le spiega Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco di centrodestra di Grosseto e fautore della gentilezza: «L'assessore si occuperà di buona educazione, del rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, di sensibilizzare i cittadini ai comportamenti positivi, si prenderà cura di chi è in difficoltà e accrescerà lo spirito di comunità». La prescelta dal sindaco Colonna è stata Chiara Veltroni, 40 anni, insegnante. Dice: «Cercherò di promuovere quelli che sono i principali compiti di un'amministrazione comunale: curare i rapporti con la cittadinanza e dedicarsi all'ascolto»

A Dolcedo (Imperia) l'assessore alla Gentilezza è Martina Giordano, 24 anni, funzionario tecnico agronomo alla Regione Liguria. Dice: «Si tratta di un incarico totalmente a costo zero che comporta compiti importanti rivolti all'ambito sociale. Da subito promuoverò iniziative dedicate agli anziani soli o malati e ai bambini in modo che ricevano una buona educazione oltre a stimoli positivi per crescere al meglio. Tutto ciò che si potrà guadagnare da questa esperienza sarà la soddisfazione di poter regalare dei sorrisi a chi ne ha più bisogno e vedere dei bambini felici ed educati. Non mi pare, di questi tempi, che si tratti di poco».

Di cosa si occuperà, quali saranno i primi provvedimenti? «Buona educazione», risponde Giordano, «rispetto verso la cosa pubblica e il prossimo, sensibilizzazione ai comportamenti positivi. Materie volatili, penserà qualcuno. Ma nella delega sono previsti anche eventi e iniziative mirati ad aggregare la comunità locale e a favorire socializzazione e scambio di idee ed esperienze. Oltre, naturalmente, alla promozione di valori e pratiche positivi per favorire il benessere».

Mark Twain ha scritto che «la gentilezza è il linguaggio che il sordo può sentire e il cieco può vedere». Per Emily Dickinson «Le cortesie anche piccole piantano sorrisi come semi che germogliano nel buio». E Dante Alighieri mise in rima: «Amor al cor gentil ratto s'apprende». Riuscirà la gentilezza a far breccia anche nel muro della politica? Questa infornata di assessori appare forse velleitaria ma nella confusione in cui è precipitata la società chissà che essi non riescano a dare una mano a sconfiggere odio e insulti. Monica Maestri, 33 anni, lavora come ricercatrice nel Parco dell'Adamello-Brenta, è assessore alla Gentilezza a Carisolo (Trento): «Anche solo un sorriso è un segno di gentilezza», dice, «purtroppo sembra che si sia perduta l'abitudine non solo a sorridere, ma anche a salutare le persone quando le si incontra o a chiedere come stanno».

Aggiunge il sindaco civico di Carisolo, Arturo Povinelli: «Non è buonismo ma un provvedimento politico, un segno di civiltà contro questa negatività che imperversa soprattutto sui social. C'è bisogno di positività e abbiamo cercato di dare un piccolo segnale».

Intanto gli assessori, diventati un gruppo consistente, hanno fondato una Rete nazionale «pensata per realizzare attività, conoscersi e creare relazioni tra Comuni, Province e Regioni, in modo da sviluppare un senso di benessere collettivo, attraverso la gentilezza». Non solo. La Rete ha fatto nascere i Cavalieri della Gentilezza: «Un titolo di rappresentanza dall'alto valore morale, riconosciuto con atto pubblico a coloro (singoli cittadini o associazioni territoriali) che sono un buon esempio di gentilezza per il proprio territorio», è scritto nello statuto. Mentre Davide Bruno, 34 anni, consulente aziendale, assessore alla Gentilezza a Battipaglia (Salerno) ha proposto di organizzare il prossimo anno le Olimpiadi della gentilezza. «L'obiettivo è costruire più coesione sociale», dice, «e le Olimpiadi serviranno per fare sentire tutti parte della stessa comunità».

A chiedere ai sindaci di occuparsi di gentilezza e a promuovere la Rete è l'associazione Cor et Amor, sede a Canavese (Torino) che si occupa «di favorire il benessere e una crescita serena di bambini e ragazzi anche sostenendo un cambiamento positivo del modo di pensare delle comunità locali». Dice il suo presidente, Luca Nardi: «C'è bisogno di iniziative che migliorino la vita sociale e le relazioni. L'idea di un assessore alla Gentilezza ha anche un valore simbolico ed è un messaggio mandato ai cittadini».

Pure il Sud aderisce. Miriam Asmundo, 38 anni, avvocato, milita in Fratelli d'Italia, è assessore a Roccalumera (Messina): «Ho già organizzato visite alle case di riposo, coinvolto i bambini, sto creando l'angolo della gentilezza, un luogo dove sarà possibile lasciare indumenti e altri oggetti a disposizione di chi ne ha bisogno». La gentilezza è bipartisan e a Naro (Agrigento) è la dem Valentina Guelfi Alletti, 30 anni, ad avere avuto la delegata alla gentilezza. «Vorremmo che ciascun narese e ciascun siciliano, ovunque vada, possa contraddistinguersi per il garbo, l'equilibrio e la gentilezza», dice. E ha già consegnato il primo attestato di Cavaliere delle gentilezza, a don Franco Giordano, il priore della parrocchia che è stato destinato altrove.

Qualche tempo fa era venuto di moda l'assessorato al Decoro urbano e molti comuni si adeguarono, in verità poco è stato fatto per dare appeal ed eleganza alle città. Andrà meglio con la gentilezza?

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