All’orizzonte una pace fiscale per gli avvisi bonari
All’orizzonte una pace fiscale per gli avvisi bonari
Pace fiscale sugli avvisi bonari. Tra i mille emendamenti depositati in commissione finanze alla camera ieri, arriva, nel fascicolo di quelli presentati dal Pd, la rottamazione degli avvisi bonari per le imprese che non hanno atteso la cartella esattoriale ma, sebbene in difficoltà con il fisco, hanno, comunque, intrapreso un percorso di ravvedimento chiedendo dilazioni di pagamento delle rate

12/11/2019 12:25

Pace fiscale sugli avvisi bonari. Tra i mille emendamenti depositati in commissione finanze alla camera ieri, arriva, nel fascicolo di quelli presentati dal Pd, la rottamazione degli avvisi bonari per le imprese che non hanno atteso la cartella esattoriale ma, sebbene in difficoltà con il fisco, hanno, comunque, intrapreso un percorso di ravvedimento chiedendo dilazioni di pagamento delle rate. L'emendamento, che oggi dovrà comunque essere discusso nella maggioranza, tra i relatori al decreto e il governo, prevede l'applicazione della norma sulla rottamazione (articolo 2 del dl 119/18, Definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento) anche alle comunicazioni di irregolarità emesse, «entro la data di entrata in vigore del decreto dall'Agenzia delle entrate» (così il testo che ItaliaOggi è in grado di anticipare) a seguito di controllo automatico o documentale e alle comunicazioni di irregolarità ai fini Iva.

La procedura si applica anche quando c'è una rateizzazione in corso da parte dell'Agenzia delle entrate per le quali non risultino scadute più di due rate consecutive.

Le misure non si fermano qui. I deputati della commissione finanze provano a raddrizzare il tiro del decreto fiscale inserendo una serie di correzioni che mitighino la portata degli articoli 3 (divieto di compensazioni) e 4 (appalti e subappalti). «Nella discussione dei giorni scorsi si è parlato molto delle partite Iva professionisti, e proveremo a inserire dei correttivi ma non dobbiamo dimenticarci anche delle imprese e dare un segnale anche a loro, a chi ha investito e non si deve vedere penalizzato» spiega a ItaliaOggi, Gian Mario Fragomeli, relatore per il Pd. Con questo obiettivo deve essere letta la proposta di escludere dai vincoli delle compensazioni, tra crediti e debiti di imposta superiori ai 5 mila euro, i crediti relativi a investimenti a ricerca e sviluppo e quelli relativi al patent box.

Inoltre, sempre sull'articolo 3: «proviamo a dare un respiro alle imprese» aggiunge Fragomeli «aumentando la possibilità del recupero del credito sull'Iva da 700 mila euro a un milione, un intervento in ottica di recupero di liquidità» osserva il deputato Pd.

Per quanto riguarda l'articolo 4 si va verso la delimitare delle esenzioni, le certificazioni da inoltrare all'Agenzia delle entrate e a prevedere un meccanismo di ritenuta alla fonte sui bonifici.

In particolare, si estendono ad appalto e subappalto le regole già in essere per i bonifici delle ristrutturazioni edilizie, con la ritenuta del 4% a titolo di acconto dell'imposta sul reddito dovuta dai beneficiari.

Si delimita, poi, l'ambito di applicazione dei controlli preventivi da parte del Fisco sul corretto versamento di ritenute, per quelle imprese in vita da meno di due anni.

Mentre per il capitolo seggiolini antiabbandono, che ha tenuto banco in questi giorni (si veda ItaliaOggi dell'8 e 9 novembre 2019), oltre a prevedere l'entrate in vigore delle sanzioni il prossimo 6 marzo, è prevista anche la possibilità di sanare le sanzioni irrogate in questo periodo.

Sul fronte del movimento 5 stelle Giovanni Currò e Raffaele Trano hanno presentato una serie di emendamenti per la semplificazione del rapporto tra fisco e contribuente, intervenendo su diversi aspetti dalla riscrittura della disciplina della riscossione degli avvisi bonari all'introduzione dell'obbligo dell'invito al contraddittorio endoprocedimentale.

La lega ha poi presentato una serie di emendamenti con cui prova a corregge il tiro del decreto fiscale: riapertura della Pace fiscale, abolizione di Tasi e Irap, introduzione della flat tax incrementale.

I temi lasciati in sospeso dalla precedente legislatura si accompagnano a richieste di correzioni sul tetto al contante sulle sanzioni ai commercianti, contro l'aumento delle accise agli autotrasportatori e sul sistema delle manette agli evasori.

Bipartisan è arrivato l'emendamento che propone la riduzione dell'Iva sugli assorbenti non considerati beni di lusso e a firma di ItaliaViva è stato presentato l'emendamento sulla vicenda Ilva, che reintroduce lo scudo penale per Acelor Mittal

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