Al via, da lunedì, il condono su colf e braccianti
Al via, da lunedì, il condono su colf e braccianti
Dal 1° giugno sarà attiva sul sito del ministero dell’interno la piattaforma per l’invio delle domande mentre l’Agenzia delle entrate, ha ieri istituito i codici tributi per il pagamento dei ticket di accesso: 500 euro per il lavoro irregolare e 130 euro per la legalizzazione

di di Carla De Lellis e Giovanni Galli 30/05/2020 00:14

Al via, da lunedì, il condono sul lavoro nero e la regolarizzazione degli extracomunitari senza permesso di soggiorno. Per poter richiedere l'assunzione del cittadino stranieri e accedere alla sanatoria il datore di lavoro (persona fisica, ente o società) dovrà avere un reddito imponibile o un fatturato risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30 mila euro annui. Somma che scende a 20 mila euro per la regolarizzazione di personale domestico, se il richiedente è un single, o a 27 mila euro in caso di nucleo familiare composto da più soggetti. A dettare le istruzioni per accedere alla regolarizzazione introdotta dal decreto legge n. 34/2020 (dl Rilancio) è il decreto del ministero dell'interno 27 maggio 2020, recante «Modalità di presentazione dell'istanza di emersione di rapporti di lavoro», pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.137 del 29 maggio 2020. Dal 1° giugno sarà attiva sul sito del ministero dell'interno la piattaforma per l'invio delle domande mentre l'Agenzia delle entrate, con risoluzione n. 27, ha ieri istituito i codici tributi per il pagamento dei ticket di accesso: 500 euro per il lavoro irregolare e 130 euro per la legalizzazione. Le domande si possono presentare fino al 15 luglio.

Due sanatorie

La prima riguarda gli occupati irregolari e interessa sia lavoratori italiani che stranieri. Costa 500 euro per la copertura degli oneri (per il versamento con F24, l'agenzia ha istituito il codice REDT) più un forfait da fissarsi per decreto per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale. La seconda sanatoria interessa gli stranieri ex lavoratori in Italia, ora disoccupati e residenti irregolarmente, cioè senza valido titolo di soggiorno. Costa 160 euro per la copertura degli oneri (per il versamento con F24, l'agenzia ha istituito il codice RECT), più altri 30 euro per presentare la domanda in Questura. Per gli stranieri l'accesso a entrambe le sanatorie è ammesso solo se sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici prima dell'8 marzo o se hanno soggiornato in Italia prima di tale data, in forza di dichiarazione di presenza e se, inoltre, dall'8 marzo non si sono allontanati mai dall'Italia.

I settori interessati

Le sanatorie si applicano esclusivamente nei seguenti settori di attività:

a) agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse;

b) assistenza alla persona per se stessi o per componenti della propria famiglia, ancorché non conviventi, affetti da patologie o handicap che ne limitino l'autosufficienza;

c) lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.

Ciò significa che la prima sanatoria (lavoro irregolare) è possibile esclusivamente per rapporti irregolari in uno di tali settori.

Per la seconda sanatoria (regolarizzazione soggiorno), invece, è richiesto che lo straniero richiedente abbia svolto attività in uno dei predetti settori prima del 31 ottobre 2019. Tale ultima condizione andrà attestata mediante «documentazione idonea a comprovare l'attività lavorativa svolta nei settori (...) e riscontrabile da parte dell'Ispettorato nazionale del lavoro», individuata con un decreto.

Le domande

Unica è la finestra per fare domanda: dal 1° giugno al 15 luglio. La domanda di sanatoria dei rapporti di lavoro va presentata:

a) all'Inps per i lavoratori italiani e per quelli dell'UE;

b) allo sportello unico per l'immigrazione per gli extracomunitari.

La domanda per la regolarizzazione del soggiorno va presentata alla Questura.

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