In arrivo 50 milioni di euro per l'anno 2020 a favore di Asd e Ssd per fronteggiare l'attuale crisi economica.
È il nuovo fondo per il sostegno di associazioni e società sportive dilettantistiche, previsto dal recentissimo decreto Ristori, pubblicato in Gazzetta ufficiale n. 269/2020 e in vigore dal 29 ottobre scorso.
L'art. 3 del dl 137/2020 individua lo scopo di tale beneficio nell'adozione di misure di sostegno e ripresa di Asd e Ssd che sono state costrette a cessare o ridurre la propria attività istituzionale a seguito dei provvedimenti statali di sospensione.
La dotazione costituisce limite di spesa, le cui risorse sono trasferite al bilancio autonomo della presidenza del consiglio dei ministri, che le assegnerà al dipartimento per lo sport.
Sarà, infatti, il capo del dipartimento per lo sport a disporne l'erogazione e a stabilire i criteri di ripartizione delle risorse.
All'indomani dall'entrata in vigore del decreto, il ministro Vincenzo Spadafora ha voluto precisare che le Asd e le Ssd destinatarie dei contributi a fondo perduto precedentemente stanziati dal Mise, riceveranno il nuovo fondo perduto con una cifra raddoppiata. Non sarà necessario, a tal fine, presentare alcuna domanda. La somma, infatti, sarà erogata dall'agenzia delle entrate mediante bonifico sul conto corrente delle stesse.
Tuttavia, per le associazioni o società che intendano presentare una domanda ex novo, si riaprirà una finestra e saranno rifinanziati i prestiti concessi dall'istituto per il credito sportivo.
Quest'ultimo contributo, dunque, si affianca (ma non si sostituisce!) ai finanziamenti a fondo perduto concessi nel mese di giugno dall'ufficio per lo sport della Presidenza del consiglio dei ministri.
La misura era allora fruibile mediante presentazione di apposita domanda attraverso una piattaforma ad hoc, in due finestre temporali differenti.
La prima, dal 15 al 21 giugno, riservata a Asd e Ssd che alla data di presentazione della domanda fossero in possesso di determinati requisiti obbligatori, tra cui l'essere iscritta al registro Coni o Cip alla data del 23/2/2020, l'essere titolare di contratti di locazione aventi ad oggetto unità immobiliari site nel territorio italiano all'interno delle quali doveva essere prevalentemente svolta l'attività sportiva dilettantistica, nonché l'aver corrisposto i canoni di locazione scadenti al 31.12.2019.
L'importo stanziato per la misura ammontava ad euro 30.086.409,00, salva la possibilità per l'ufficio di disporre un tetto massimo erogabile di 600 euro mensili, al fine di assicurare un contributo congruo ad ogni richiedente.
La seconda sessione, dal 22 al 28 giugno, richiedeva alle Asd ed Ssd interessate di autocertificare al momento di presentazione della domanda il possesso di specifici requisiti, tra cui il non essere titolari di un contratto di locazione, il non aver partecipato alla prima sessione di presentazione delle domande, l'essere affiliate a un organismo sportivo riconosciuto dal Coni nonché svolgere un'attività sportiva riconosciuta dal Coni o dal Cip, l'essere regolarmente iscritta nel registro del Coni o del Cip alla data del 23/2/2020. Possedere alla medesima data, un numero di tesserati pari a 50 e avere almeno un istruttore in possesso di laurea in scienze motorie o di diploma Isef.
Infine, il non aver ricevuto contributi di qualsiasi tipo finalizzati al superamento dell'emergenza epidemiologica, né aver ottenuto altri contributi da enti pubblici, associazioni o fondazioni.
In questa seconda sessione, l'importo massimo stanziato era pari a 20.000.000,00 di euro, con corresponsione di una somma di 800 euro ad ogni Asd e Ssd in base all'ordine cronologico di ricezione della domanda.
Le risorse poste a disposizione per i finanziamenti di giugno ammontano complessivamente ad oltre 50 milioni di euro e si aggiungono agli ulteriori 22 milioni di euro riconosciuti al mondo sportivo col protocollo d'intesa siglato tra l'Ufficio per lo sport, il Coni, il Cip e la società Sport e salute spa.
In ultimo, si ricorda il contributo a fondo perduto previsto dall'art. 25 del dl rilancio, riconosciuto esclusivamente a favore delle Asd. L'Agenzia delle entrate, con la circolare n. 15/E del 13.06.2020, ha indicato tra i soggetti destinatari anche gli enti non commerciale di cui all'art. 73 Tuir che esercitino, in via non esclusiva, un'attività di impresa, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Nella platea dei beneficiari rientrano, dunque, anche le Asd, purché titolari di partita Iva e a condizione che abbiano subito, a causa della crisi economica connessa alla emergenza epidemiologica, una riduzione del fatturato.
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