Taglio di un punto del cuneo fiscale
Taglio di un punto del cuneo fiscale
Tagli a tempo di circa un punto sul cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro da luglio a dicembre e anticipo della rivalutazione delle pensioni. L’intervento sul cuneo è la novità che dovrebbe essere inserita nel decreto legge aiuti 2

di di Cristina Bartelli 28/07/2022 07:09

Tagli a tempo di circa un punto sul cuneo fiscale per i redditi fino a 35 mila euro da luglio a dicembre e anticipo della rivalutazione delle pensioni. L'intervento sul cuneo è la novità che dovrebbe essere inserita nel decreto legge aiuti 2 e che andrebbe a sostituire misure come la nuova edizione del bonus 200 euro o in alternativa il taglio dell'Iva su beni di largo consumo. L'altra novità allo studio è quella legata alle pensioni si andrebbe ad anticipare la rivalutazione del 2% senza soglia di reddito per gli emolumenti percepiti a ottobre novembre e dicembre, anticipando la rivalutazione (circa il 5%) prevista a far data dal 2023. Ieri il presidente del consiglio Mario Draghi ha incontrato le parti sociali e ha illustrato le novità del decreto da 14,3 mld in approvazione prossima settimana. L'ipotesi di lavoro sul cuneo è di natura temporanea sarà poi il nuovo esecutivo a valutare se confermare in legge di bilancio. Per il resto l'impianto, del provvedimento conterrà le proroghe secche delle misure già in essere con lo sconto carburanti prorogato fino al 30 settembre. Ci saranno anche interventi per l'agricoltura, 100 milioni per l'emergenza siccità, altre risorse saranno destinate all'autotrasporto. Risorse anche ai comuni e agli enti locali per far fronte al pagamento delle bollette.

Il nodo da districare delle ultime ore è quello relativo al rinnovo del taglio degli oneri di sistema delle bollette elettriche. Sarà sì rinnovato ma ci sarebbe un'idea da parte di palazzo chigi di agganciare il taglio delle bollette a coloroche abbiano un reddito inferiore ai 35 mila euro. Il distinguo per fasce di reddito, con la presentazione dell'Isee, per ottenere lo sconto, appare però di difficile realizzazione burocratica facendo propendere per una misura generale e dall'attuazione più semplice. Le risorse da gestire sono pari a 14,3 mld. Il dato è stato certificato martedì alla fine del consiglio dei ministri nell'approvazione della relazione al parlamento sugli obiettivi di finanza pubblica. Le risorse aggiuntive (si partiva da un intervento fino a 12 mld) arrivano in larga parte dalla componente tributaria per la quale il monitoraggio, aggiornato con le informazioni disponibili sui versamenti del 30 giugno, segnala uno scostamento positivo valutato in circa 11,1 miliardi a cui si aggiunge la componente extra-tributaria per la quale si stima una variazione positiva di circa 3,2 miliardi. «Gli oltre 14 miliardi di euro stanziati dal governo nel nuovo Dl Aiuti 2 sono un passo importante nell'ottica di contenere l'impatto dell'inflazione su famiglie e imprese e sostenere la crescita», ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell'UGL, « È fondamentale, in questa fase, scongiurare il pericolo di una recessione che metterebbe in pericolo la tenuta sociale del Paese. Oltre alle misure volte a fronteggiare l'emergenza, come sindacato UGL, auspichiamo vengano adottate misure strutturali a partire dal taglio del cuneo fiscale» ha concluso Capone. Per Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, «Il rallentamento dell'economia e il vertiginoso aumento dell'inflazione richiedono risposte immediate e il presidente Draghi ha detto che metterà in campo tutte le misure necessarie per contrastare l'aumento dei prezzi energetici e dei beni di consumo e per sostenere cittadini, imprese e professionisti.».

di Cristina Bartelli